POLMONI A POZZO PER POMPE ROOTS PPR 200 – PPR 10.000

Applicazioni Tipiche 

• Preserva le pompe primarie e Roots dall’aspirazione a pressioni superiori a 200 mbar
• Protegge la meccanica delle pompe durante la prevuotatura nei cicli industriali
• Incrementa il pompaggio dei cicli in metallurgia
• Aumenta la rapidità dei cicli durante la metallizzazione di oggetti e di film continui
• Compensa la variazione di pressionenei processi farmaceutici di degassaggio e distillazione
• Mantiene la qualità eccellente e costante del prodotto nella liofilizzazione
• Separa meglio le condense nei processi umidi in confezionamento e in automazione
• Sostituisce l’uso di grosse pompe nei vuoti industriali
• Prevuoto efficiente di pompe a diffusione e migliora il vuoto limite in tutte le applicazioni
• Realizzazioni speciali a richiesta

SOLO E TUTTI VANTAGGI

• Preserva le pompe rotative e le pompe Roots dalle condense e dalle sovrappressioni improvvise che causano malfunzionamenti e rotture
• Alternativa completamente naturale rispetto alle soluzioni complicate che i Costruttori di pompe Roots propongono (Sistemi Package, By-pass e variatori di velocità)
• Compensa le variazioni improvvise di flusso e di pressione rallentando l’impeto del fluido e separando le condense
• Ingombri compatti, ideale per vapori umidi, sostanze volatili, condensabili, aggressive e resinose
• Accesso libero grazie alla flangia cieca sottostante per la completa pulizia e la rapida manutenzione
• Sposta la manutenzione da 1 a 3 anni

COMPENSAZIONE DELLA PRESSIONE E PROTEZIONE DELLE POMPE

Le pompe Roots scaricano elevate quantità di gas che devono essere raccolte dalle pompe primarie, per poi essere compresse e scaricate comodamente in atmosfera. Non sempre questo processo di evacuazione è agevole, perché negli impianti possono generarsi nuove masse di gas e sbalzi di pressione improvvisi. Anche le pompe primarie possono ritrovarsi in condizioni precarie a causa di surriscaldamento, olio emulsionato ed impreviste anomalie che ne diminuiscono le prestazioni e l’efficienza. Quindi l’equilibrio del pompaggio viene improvvisamente compromesso ed i carichi imprevisti generati vanno a ripercuotersi sulle parti meccaniche delle pompe. A lungo andare, le pompe non reggono più a questi scompensi continui. Le cavitazioni e l’incremento degli attriti danneggiano irreparabilmente la meccanica interna ad insaputa dell’utilizzatore.

Inoltre, le Case costruttrici offrono soluzioni che si riferiscono più al marketing che alla tecnica di base. Le proposte come i sistemi package ed il by-pass meccanico hanno l’inconveniente di far surriscaldare i gas pompati. Mentre i variatori di velocità sui motori e sulle trasmissioni, ostacolano il pompaggio perché vanno a diminuire il numero di giri delle pompe, proprio nel momento in cui l’impianto genera più gas e quindi quando avremmo bisogno di un incremento del pompaggio. Se il gas non viene smaltito o fa fatica ad essere scaricato in atmosfera, nel migliore dei casi, il processo di evacuazione viene prolungato. Di conseguenza le pompe vengono sottoposte ad un sovraffaticamento funzionale anomalo fino alla rottura. Per logica, il pompaggio viene sottratto, con conseguenti allungamenti dei cicli produttivi e limitazioni di vuoto. Il risultato è una incostanza nella produttività, un sostanziale peggioramento delle prestazioni dell’impianto ed una riduzione della qualità del prodotto finito.

COSA FA IL POLMONE

Questi accessori sono considerati di sicurezza, perché consentono di compensare gli sbalzi di pressione improvvisi e la velocità dell’aria che spesso si vengono a formare tra la pompa Roots e la pompa rotativa. Il polmone ha un effetto di compensazione naturale della pressione e del flusso, grazie alla geometria ed al principio fisico della diffusione dei gas secondo la Legge di Boyle (PxV= costante). Significa che il suo volume maggiorato consente di mantenere il vuoto spinto e quindi di contenere gli sforzi. Il prodotto della formula PxV viene mantenuto costante anche nel caso di incremento della massa di gas aspirato, andando ad incrementare la pressione solo gradatamente. In caso contrario, l’aria non avrebbe sfogo ed andrebbe a spingere sulle parti meccaniche, generando surriscaldamenti e guai come mostrato in figura.

Quindi, il polmone PPR consente:

• di avere un volume di sicurezza supplementare tra le due pompe collegate
• di evitare gli sbalzi eccessivi di flusso e di pressione (come il colpo d’ariete nei liquidi)
• di far sfogare l’aria in eccesso
• di contenere la sovrappressione
• di rallentare l’impeto del gas
• di far respirare la meccanica interna delle pompe
• di separare le condense
• di raccogliere sporco e residui che inevitabilmente andrebbero all’interno della pompa rotativa
• di pulire rapidamente le connessioni come facile precauzione di buon funzionamento

È quindi una valida alternativa alle soluzioni di mercato che i Costruttori offrono a corredo delle pompe.