Come possiamo aiutarti?

Qui di seguito troverai le domande che riceviamo più spesso:

Questo servizio vuole essere un modo pratico per risolvere rapidamente alcune difficoltà improvvise e soddisfare le esigenze dell’utilizzatore. Ogni problematica potrebbe sovrapporsi ad altri inconvenienti. Pertanto ogni caso va comunque verificato dall’utilizzatore e dal gestore perché piccole circostanze potrebbero rendere vano il suggerimento. È obbligatorio consultare il nostro Ufficio Tecnico che risponderà a qualsiasi quesito e potrà offrire la migliore soluzione tecnologica. La nostra Azienda non si fa carico di responsabilità sia sulla buona riuscita del suggerimento, sia su eventuali danni che potrebbero insorgere. Inoltre, l’applicazione di qualsiasi norma di sicurezza è comunque a carico dell’utilizzatore.

ECCO LE DOMANDE CHE RICEVIAMO PIU' SPESSO:

PROBLEMATICHE AMMINISTRATIVE E COMMERCIALI

Quali sono le condizioni di vendita?

Le condizioni applicate sono quelle previste dal Codice Civile in vigore in Italia.

 

In che modo vengono spedite le fatture?

Ormai è diventata prassi inviare le fatture via mail affinché si possano già mantenere traccia e scaricare per archiviare il cartaceo, così considerato documento originale.

PROBLEMATICHE DI VUOTO

Perché il vuoto risale repentino anziché incrementare?

Se la risalita è improvvisa al raggiungimento di un vuoto specifico, di solito è un problema ad un condotto o ad una valvola che cede improvvisamente per differenza di pressione. E’ necessario investigare e porvi l’immediato rimedio.

 

Perché il vuoto incrementa fino ad un certo punto e poi ad un tratto peggiora?

Man mano che il vuoto incrementa, i composti esistenti nella camera tendono ad evaporare ed in certi casi bollono. Come l’acqua bolle in una pentola, anche i composti sotto vuoto creano bolle di gas che alle condizioni di tensione di vapore esplodono tumultuosamente, creando una massa di gas consistente che influisce sul vuoto appena raggiunto. Questo si può notare dalla lancetta di un misuratore che si muove a scatti. Se una volta peggiorato, tende a migliorare subito si tratta di bolle dovute a gas intrappolato negli interstizi della camera. Se invece il vuoto non migliora significa che lo sporco ed i residui si sono depositati in eccesso e generano una quantità di gas talmente elevata che le pompe non riescono a smaltire.

 

Perché il vuoto di un impianto è altalenante?

Il vuoto che risale più volte, ma che poi si stabilizza dipende dal degassaggio dei materiali contenuti all’interno della camera. Invece, le evaporazioni tumultuose, cioè le bolle d’aria che improvvisamente esplodono col migliorare del vuoto sono dovute a sacche d’aria intrappolate nella geometria del sistema.

 

Perché il vuoto di una pompa è altalenante?

Il vuoto che risale più volte, o addirittura insufficiente dipende dall’inquinamento nella camera, oppure nell’olio. Sacche d’aria o di umidità si fermano nel circuito dell’olio. Altri casi minori sono da indagare.

 

Non riesco ad ottenere un buon grado di vuoto nel sistema in vetro del mio laboratorio.

E’ bene accertarsi della tipologia delle giunzioni utilizzate, perché raccordi come i Rotulex e simili non sono concepiti per raggiungere vuoti spinti. Effettuare la corretta manutenzione e sostituire tutte le giunzioni fino ad ora utilizzate. Le uniche a garantire l'alto vuoto in un sistema di vetro sono le flange standard Pneurop in vetro diffidando dalle imitazioni. Infatti le vere flange in vetro pirex e quarzo devono obbligatoriamente avere una spalla maggiorata ed adattarsi con un anello di centraggio opportuno. Questo per evitare tensioni sui supporti e crepe nel vetro. Anche una catena specifica in materiale composito garantisce lo schiacciamento bilanciato senza carichi localizzati che procurano tensioni irregolari e perdite. Se le unioni sono idonee possono garantire vuoti di 10-7 mbar e temperature di 1300°C per il quarzo.

 

Quando devo usare il grasso sulle guarnizioni per garantire l’ermeticità?

Le guarnizioni devono essere nuove, ben pulite ed esenti da sostanze estranee ed inquinanti. E’ tollerabile usare il grasso solo per migliorare la tenuta ove necessario e per il posizionamento sulla flangia. Inoltre è opportuno sui movimenti rotanti ed assiali per proteggere la guarnizione dall’usura e dalle piccole disfunzioni di progetto.

 

In che modo si devono installare i sensori di pressione?

I sensori per il vuoto devono essere installati in verticale. Alcuni misuratori a filamento lungo come i Pirani ed a Convezione sentono il peso dell’aria e la misura può essere diversa anche di mezza decade. L’ultravuoto necessita di una misura precisa e quindi è bene utilizzare le teste di misura annegate, cioè quelle infilate all’interno della stessa camera, con i filamenti completamente esposti al flusso di molecole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA SCELTA DI UNA POMPA

Che differenza c’è tra una pompa monostadio ed una pompa bistadio?

Il primo stadio è in connessione direttamente con il recipiente da vuotare e determina la portata della pompa, cioè la cilindrata moltiplicata per il n° dei giri. Il secondo stadio aspira il vapore pompato dal primo stadio e ne migliora il vuoto limite raggiungibile.

 

I materiali delle pompe per vuoto sono idonei per l'aspirazione di prodotti chimici?

Tutte le pompe per vuoto vengono costruite in acciaio poco legato o ghisa sferoidale. Non vengono utilizzati materiali speciali o inox, tranne solo per piccoli particolari.

 

Quali materiali bisogna usare nelle pompe per vuoto per l'aspirazione di prodotti chimici?

Le pompe specifiche per uso chimico non utilizzano materiali resistenti alla corrosione, tranne il teflon nelle piccole pompe a membrana per laboratori. Nei processi chimici è necessario usare trappole, condensatori, geometrie corrette ed insufflare di gas all’interno delle pompe per creare un cuscinetto protettivo.

PROBLEMATICHE GENERICHE SULLE POMPE PER VUOTO

Perché la pompa non fa il vuoto?

Se si è sicuri che la pompa funzioni, i problemi provengono dal sistema: il volume è troppo grande, i vapori che si sviluppano sono eccessivi, c’è una perdita. Controllare.

 

Perché la pompa fa 0,005 mbar e a volte fa 0,200 mbar?

Se non vi sono perdite o degassaggi nel sistema, le fluttuazioni di vuoto sono in prevalenza derivanti dalla limitata quantità di olio oppure dalla presenza di umidità nella pompa rotativa.

 

Che cosa si deve fare quando una pompa per vuoto scalda in modo eccessivo?

Nella maggior parte dei casi, questo inconveniente è dovuto all'aspirazione di vapori umidi. La polarità dell'acqua tende a far scaldare la pompa anche oltre 80°C mentre il motore rimane freddo. E' sufficiente aprire lo zavorratore o lavare la pompa con liquido pulente per almeno 2 ore.

 

In quali casi è necessario aprire lo zavorratore di una pompa per vuoto?

Lo zavorratore (gas ballast) è una entrata di aria che aiuta l'olio a purificarsi. Prima di utilizzare la pompa per l’applicazione specifica è necessario portare tutti i componenti meccanici alla temperatura ideale per poi utilizzarlo per garantire la lavorazione. Si usa anche durante il funzionamento per evacuare l'eccesso di umidità e di solventi leggeri che provengono dal sistema prevuotato.

 

Perché il rumore della pompa anche se basso da così fastidio?

Esistono parametri di legge (60 dbA) oltre i quali è notorio che il rumore procura danni permanenti all’udito. Anche se alcune pompe sono silenziose e di molto al di sotto di questi parametri, alla lunga il rumore emesso può diventare anche insopportabile. Le pompe piccole hanno una rumorosità di 45 dbA, ma in un laboratorio di apparecchiature scientifiche crea un fondo auditivo che abitua l’orecchio e lo trasforma in un ronzio permanente che l’operatore percepisce anche al di fuori del laboratorio, ad esempio a casa mentre guarda la televisione o addirittura quando dorme. Il rimedio più efficace è ascoltare musica che quindi procura onde sonore variabili; oppure bisogna portare all’esterno il sistema di pompaggio. E’ bene comunque consultare i nostri specialisti dell’Ufficio Tecnico che hanno già trovato diverse soluzioni in merito.

 

Perché la pompa emette un rumore strano?

Le pompe emettono vari tipi di rumore. Durante il corretto funzionamento la pompa emette un rumore tonfo a bassa frequenza. Se l’olio è umido ed inquinato il rumore è irregolare ed unito ad un innalzamento della temperatura. L’usura e l’aumento dei giochi procura un rumore ritmato ciclico. I rumori che tendono ad aumentare e sono a frequenze alte sono sintomo di cattiva lubrificazione ed usura.

PROBLEMATICHE SULL’OLIO DELLE POMPE PER VUOTO

E’ necessario cambiare subito l’olio alle pompe nuove?

Non esiste un olio apposito di “rodaggio” in quanto le pompe vengono collaudate e scaricate dell’olio di collaudo prima di essere inviate. Comunque ogni sistema meccanico ha la probabilità di qualche piccola scoria, imperfezione o residuo. E’ pertanto indicato da alcuni costruttori di effettuare il primo cambio d’olio solo dopo 100 – 150 ore di funzionamento.

 

Perché bisogna cambiare l’olio alle pompe?

Un sistema meccanico funziona in equilibrio quando la temperatura di funzionamento è costante in ogni suo punto e la lubrificazione è ottimale quando fluidifica senza microattriti. La funzione dell’olio è di lubrificare e raffreddare tutti i componenti meccanici e specificatamente garantire la tenuta tra le palette e lo statore, in modo tale da trasportare l’aria aspirata senza trafilamenti e perdite di efficienza.

 

Ogni quanto tempo bisogna cambiare l’olio della pompa?

I manuali di istruzione segnalano di cambiare l’olio quando è sporco e quindi può essere anche dopo una sola ora di funzionamento. Nessun manuale definisce in modo chiaro il tempo di funzionamento tra un cambio d’olio e l’altro. Secondo l’esperienza comune l’olio deve essere comunque sostituito ogni 6 mesi anche se è pulito. Se non si cambia l'olio, ad esempio, una autovettura consuma più carburante e a 100.000 Km avrà problemi irrimediabili che causeranno la sostituzione definitiva. Nello stesso modo, anche una pompa per vuoto necessita della sostituzione periodica dell’olio.

 

Ho cambiato l’olio alla pompa rotativa, ma non riesco ancora a fare il vuoto che faceva prima.

E’ capitato di cambiare l’olio addirittura 7-8 volte prima di ottenere prestazioni sufficienti. I prodotti inquinanti, i solventi e l’umidità aderiscono sulle pareti e scaricare l’olio non basta per asportarli. In questi casi è necessario un lavaggio interno con un liquido pulente adeguato (K10) che rimuove tutti i residui anche quelli carboniosi e tenaci. A volte è necessario un secondo lavaggio di 2 ore nel caso in cui uscisse ancora molto sporco. Solo così si è sicuri che la pompa non contenga inquinanti che compromettono il vuoto. Nel caso di prestazioni ancora insufficienti dopo il lavaggio, il difetto è imputabile all’usura ed al rigonfiamento delle guarnizioni; quindi è necessario programmare la riparazione della pompa entro una settimana.

 

Sono costretto a cambiare l’olio della pompa rotativa ad ogni lavorazione, non c’è una soluzione più affidabile?

Se i vapori inquinanti e l’umidità sono eccessivi, devono essere intrappolati e condensati prima di entrare in pompa. Inizialmente non è necessario andare a vuoto spinto, quindi potrebbe essere opportuno utilizzare dapprima una pompa a secco per almeno metà della lavorazione, affinché si riducano i vapori inquinanti e l’umidità del 50-80% durante il prevuoto. Solo successivamente si potrà utilizzare una pompa ad olio, aprendo lo zavorratore per smaltire facilmente l’eccesso di inquinanti.

 

Che tipo di olio è indicato per le pompe da vuoto?

Le pompe devono utilizzare componenti e prodotti, tra cui l’olio, che non influiscano sulla creazione del vuoto, cioè che non sviluppino gas durante il ciclo di vuotatura. La caratteristica principale di un olio è quella di avere una bassa tensione di vapore e quindi una bassissima probabilità di formare gas che evapora. Altre caratteristiche sono da valutare a seconda dell’applicazione.

 

E' meglio usare un olio additivato oppure un minerale puro in una pompa rotativa?

            Nei sistemi fisici è meglio utilizzare un olio minerale puro che ha una tensione di vapore molto bassa

(10-6 mbar a 65°C). In questo caso offre anche una bassa retrodiffusione nel sistema. Nei sistemi Industriali è meglio utilizzare un olio additivato. La sua tensione di vapore è di 10-4 mbar a 65°C e non compromette il vuoto all’utilizzo. Inoltre ha un degrado molto rallentato nel tempo rispetto all’olio minerale puro e smaltisce meglio l’umidità.

 

E' meglio usare un olio sintetico oppure un olio minerale?

Gli oli di tipo sintetico sono formulati per l’apposita applicazione. Ne esistono per l’uso alimentare, per l’umidità eccessiva, per l’elevata temperatura, per l’ossigeno, per le radiazioni, ecc. Da tenere in considerazione che è meno lubrificante dell’olio minerale e quindi alcune pompe possono richiedere una modifica specifica o un adattamento per il suo utilizzo. Quindi va valutato caso per caso e secondo un’analisi complessiva dei benefici.

 

 

Perché l’olio della pompa rotativa ha un colorazione rossastra?

Per le sue caratteristiche il liquido pulente K10 si modifica quando è esposto con frequenza a luce e temperatura e quindi tende a colorare l’olio di funzionamento della pompa rotativa. E’ bene considerare questo fenomeno che non ha controindicazioni se non di evitare il cambio inutile dell’olio una seconda volta, per la sola paura della colorazione che sembra bruciato, ma non lo è. Avendo comunque una bassa tensione di vapore non vengono compromesse le prestazioni dell’olio di funzionamento e della pompa stessa, anzi la preserva nel tempo.

 

Il liquido pulente K10 corrode le guarnizioni?

Essendo un olio vaselinoso, non è né un solvente che gonfia le guarnizioni, né un acido o una base che corrode le gomme. Anzi, una volta usato forma un velo protettivo che difende le guarnizioni e ne allunga la vita.

 

Perché dopo aver usato il liquido pulente K10 si riscontrano perdite?

Essendo un olio vaselinoso, non aggredisce chimicamente le guarnizioni. Quindi non procura perdite, anzi le rileva efficacemente. Grazie alla sua azione profonda, penetra nei fori di circolazione e rimuove lo sporco che tende a tappare le guarnizioni. Se si notano perdite, significa che il K 10 ha rimosso efficacemente i depositi e che la guarnizione non è più efficiente. Segnala quindi che è necessario intervenire subito per evitare che la pompa si danneggi maggiormente. Ad esempio l'albero rotante si potrebbe rigare e si dovrebbe sostituire con un aggravio di spese.

 

Posso fare il vuoto con il liquido pulente K10?

Essendo un olio vaselinoso, ha un ottimo potere lubrificante. Ma essendo molto fluido, non ha grande capacità di tenuta all'interno di una pompa per vuoto. In fase di collaudo, se il vuoto con K10 è buono, con un olio per vuoto sarà migliore di quasi una decade.

PROBLEMATICHE ALLO SCARICO DELLE POMPE PER VUOTO

Che problemi procura la sovrappressione allo scarico delle pompe rotative?

Le pompe da basso vuoto sono strutturate per aspirare grandi quantità di aria che possono procurare sovrappressione allo scarico, mentre le pompe per alto vuoto sono costruite per funzionare a vuoto limite, cioè con aria rarefatta che non sforza sulla meccanica interna. Negli impianti centralizzati e negli utilizzi con l’aspirazione di elevate quantità di aria, è possibile notare un lieve surriscaldamento delle pompe che non dovrà mai superare 80°C. La sovrappressione impedisce la libera evacuazione dell’aria da parte delle valvole di scarico della pompa. Ciò procura una staratura del sistema ed una usura accelerata che porta in tempi brevi alla rottura. Inoltre la concentrazione di vapori allo scarico in fase di compressione incrementa il rischio di aggressione meccanica e chimica se non in alcuni casi di esplosione.

 

Come si può evitare la sovrappressione allo scarico delle pompe rotative nell’aspirazione continua di aria?

Nei casi di vuoto non spinto è meglio utilizzare le pompe da basso vuoto che sono strutturate per aspirare a pressioni più elevate rispetto alle pompe da alto vuoto. Negli impianti con cicli chiusi, centralizzati e negli utilizzi con l’aspirazione di elevate quantità di aria, la sovrappressione allo scarico è di 1350 mbar e nella fase iniziale di prevuoto è bene diminuirla entro 8 -10 secondi. E’ bene dotare lo scarico di un filtro adeguato, sovradimensionato e di conduttanza almeno doppia rispetto alla portata della pompa, per contenere la nebbia d’olio ed il flusso di gas in eccesso. In aggiunta, è bene completare di una linea di aspirazione dei fumi di scarico con conduttanza adeguata.

 

In che modo si abbatte la nebbia d’olio allo scarico delle pompe rotative?

E’ bene dotare la pompa di un filtro adeguato che non crei sovrappressione allo scarico. Il grado di filtrazione è funzione di quanto si desideri ridurre la nebbia d’olio. Oggigiorno esistono ottimi filtri che abbattono particelle di 0,1 micron al 99,9%. Nel caso di impianti per l’aspirazione dei fumi di scarico è necessario prevedere un filtro adeguato e sovradimensionato di conduttanza almeno doppia rispetto alla portata della pompa.

 

In che modo l’aspirazione controllata può evitare l’inquinamento proveniente dalle pompe rotative?

Nel caso di prodotti chimici è bene dotare le pompe per vuoto di un condensatore per rendere liquidi i vapori aggressivi. Se i vapori sono anche tossici si possono far gorgogliare in acqua in un sistema ermetico che prevede anche la filtrazione in atmosfera con carboni attivi.

L’impianto di aspirazione fumi è previsto anche per la sola nebbia dolio ed è bene predisporre un filtro al 99%. Inoltre la linea dovrà essere adeguata di diametro 120-200% rispetto al diametro della pompa a seconda della lunghezza della linea per contenere le sovrappressioni improvvise. Dovrà essere costruita in modo da ottenere una velocità di aspirazione bassa con un flusso di aspiratore di 120-140% rispetto alla portata della pompa per garantire la corretta coalescenza all’interno del filtro ed evitare il trascinamento di goccioline d’olio.

 

Perché è meglio condensare allo scarico di una pompa a secco?

Se la pompa riesce a sopportare i vapori aggressivi è meglio condensare allo scarico anziché in aspirazione perché a pressione atmosferica si può condensare a temperature superiori (+3 +8°C) anziché -20°C -45°C (vuoto1- 0,01 mbar)

 

PROBLEMATICHE SUI FILTRI E TRAPPOLE

Perché il filtro di scarico si rompe molto spesso?

Se le cartucce di filtrazione si rompono significa che le fibre si sono sfaldate da tempo. Questo accade quando hanno superato almeno 2500 ore di funzionamento. Oppure hanno creato una contropressione eccessiva che ha lacerato le fibre. Le cartucce di qualità sono costruite per rompersi opportunamente per sicurezza e fungere da disco di rottura. In caso contrario si rovinerebbero le valvole e le palette delle pompe.

 

Le cartucce dei filtri di scarico delle pompe resistono alle contropressioni?

Le cartucce di filtrazione in microfibra di qualità sono costruite per resistere ad una contropressione di 7 Atm, ma non devono influire all’occlusione per 100-350 mbar di differenziale. Funzionano correttamente quando sono imbevute di olio ed acqua e si auto-spurgano senza creare contropressione. Se l’olio è freddo creano contropressione iniziale che diminuisce dopo un’ora circa grazie al flusso di aria ed olio caldi provenienti dalla pompa.

 

Che tipo di trappola è meglio usare per l’aspirazione di vapori aggressivi?

E’ necessario condensare o catturare prima di tutto l’acqua perché diminuisce il potere aggressivo della maggior parte di acidi e basi. Solo dopo aver reso anidro il vapore si può utilizzare una trappola con i Sali specifici per la neutralizzazione chimica.

 

Perché è meglio condensare l’umidità prima che entri in una trappola di neutralizzazione?

L’acqua è la sostanza naturale che si lega più facilmente con la maggior parte dei composti esistenti. In questo caso si legherebbe facilmente con il sale impedendo la neutralizzazione del composto che si desidera intrappolare. Quindi o si usa un condensatore, oppure si stratifica gel di silice prima del sale neutralizzatore specifico.

 

Meglio usare Gel di silice o Allumina attiva in aspirazione alla pompa per vuoto?

Il Gel di Silice è indicato per l’assorbimento di elevate quantità di umidità specialmente alle alte pressioni fino a 1 mbar. Alle basse pressioni si satura e perde di efficacia a discapito dei setacci molecolari. L’Allumina è indicata per l’assorbimento di umidità alle basse pressioni. I Setacci Molecolari sono di varia composizione che a seconda della struttura trattengono in modo selettivo alcuni gas.

 

Anche installando una trappola fredda trovo l’olio della pompa inquinato. Perché non riesco ad intrappolare bene i vapori?

            La condensazione deve seguire la curva di tensione di vapore/temperatura del prodotto. Ad ogni pressione di lavoro corrisponde una temperatura che non si deve superare altrimenti il prodotto aspirato non si liquefa e rimane sotto forma di vapore migrando verso la pompa. E’ inoltre importante la corretta geometria dei componenti che permetta al vapore di sbattere contro la parete fredda senza creare flussi preferenziali paralleli che diminuiscono l’efficienza.

 

E' meglio usare un condensatore orizzontale oppure uno verticale per la protezione di pompe per vuoto?

I processisti sono soliti ad usare condensatori orizzontali del tipo commerciale per liquidi, confidando sull’ aumento della superficie di scambio termico per favorire la probabilità di condensazione. Invece, per ottenere la massima efficienza, è necessario utilizzare un condensatore verticale con geometrie specifiche per il vuoto. La nostra gamma prevede condensatori verticali sia in vetro che in acciaio inossidabile. Nel nostro caso sono tutti a doppia serpentina, a labirinto in contro-flusso, dove il vapore aspirato è sempre a contatto in modo perpendicolare alla superficie di scambio e si purifica innumerevoli volte, realizzando una capacità di condensazione efficace al 98%. 

 

 

 

PROBLEMATICHE SULLE POMPE ROOTS

In che modo deve funzionare una pompa Roots?

Il campo di misura di una pompa Roots è tra 80 e 0,0001 mbar. Alcuni costruttori affrontano in modo diverso il funzionamento tra l’atmosfera ed i 10 mbar. Se il gruppo di pompaggio è ben concepito si possono raggiungere anche valori prossimi a 10-5 mbar.

 

Come si affronta il problema della pressione elevata in una pompa Roots?

Alcuni costruttori affrontano in modo diverso il funzionamento tra l’atmosfera e 80 mbar, cioè la pressione in cui la pompa inizia a funzionare. Comunque sia la soluzione, è bene prevedere che il tempo di raggiungimento di questa pressione sia breve e non più di 2 minuti. Una volta superata questa soglia, è importante predisporre il ciclo affinché non ci sia la possibilità di ritornare a questa pressione.

 

Perché la pompa Roots fa rumore quando fa il vuoto?

Se il vuoto che genera la pompa rotativa è scarso (>80 mbar) la pompa Roots lavora con una quantità di aria eccessiva che procura contropressione. Cioè una forza eccessiva sui lobi e sull’albero della pompa. La meccanica si surriscalda e reagisce con un rumore caratteristico che bisogna saper gestire. In fase di progetto è necessario prevedere un polmone tra rotativa e Roots per la stabilizzazione del flusso e della pressione. Durante il normale funzionamento è necessario tenere sempre sotto controllo il vuoto generato e se il tempo di prevuotatura continua ad allungarsi significa che bisogna effettuare una manutenzione sulla pompa rotativa.

 

Perché il bicchierino della pompa Roots si svuota dell’olio?

L’olio contenuto nel bicchierino posto tra motore e corpo pompa serve per fare da tenuta sulla boccola dell’albero. Se diminuisce è necessario intervenire subito sostituendo la guarnizione, perché il surriscaldamento ha rovinato il labbro di tenuta. In caso contrario si rovinerà anche la boccola che dovrà essere sostituita andando incontro ad una spesa maggiore.

PROBLEMATICHE SULLE POMPE A DIFFUSIONE

Perché riesco a fare solo un vuoto di 0,01 mbar con la pompa a diffusione?

Se, da sola, si è accertato che la pompa primaria riesca a fare un vuoto migliore, è un problema della pompa secondaria. La pompa a diffusione ha bisogno di un tempo di innesco di circa 15-30 minuti a seconda del tipo e della grandezza. Se trascorso questo tempo il vuoto non incrementa significa che la valvola da alto vuoto sopra la pompa è ancora chiusa, oppure l’olio è insufficiente, oppure il fornello non scalda alla temperatura di 180-250°C a causa di mancanza di corrente o della rottura del termostato o dell’elemento riscaldante.

 

Che tipo di olio è indicato per le pompe a diffusione?

            Oggigiorno, l’olio più usato nelle pompe a diffusione è quello siliconico che ha da tempo soppiantato

            l’olio minerale. Ve ne sono 3-4 versioni a seconda del tipo di pompaggio e del vuoto da raggiungere.

Esistono altri tipi di fluidi, in genere tutti sintetici formulati per applicazioni specifiche che risolvono problematiche particolari come l’esposizione ai prodotti radioattivi, ai chimici aggressivi, agli ossidanti, che non trattengono Elio, ecc...

 

Perché la pompa a diffusione non fa più il vuoto che faceva prima?

Vista la semplice costruzione delle pompe a diffusione, possono essere solo 3 motivi:

- Se la pompa è stata smontata, il getto di evacuazione (eiettore) non è posizionato bene verso la flangia di prevuoto oppure i mantelli sono piegati o danneggiati.

- l’assorbimento elettrico non è costante per problemi di rete elettrica, cablaggio o irregolarità del fornello.

- Non funziona il trasferimento del fluido, perché la serpentina di raffreddamento è intasata dal calcare oppure l’olio è scarso o sporco.

RediBis Italia effettua pulizia della serpentina con prodotti appositi a circuito chiuso e costruisce nuovi fornelli ad Hoc.

 

Perché la parete della pompa a diffusione non raffredda?

L’acqua non arriva oppure la serpentina di raffreddamento è intasata dal calcare. In altri casi l’olio è scarso oppure si è inquinato. In ogni caso il fermo impianto è immediato e richiede l’intervento di specialisti. Questi inconvenienti si potevano evitare con una corretta manutenzione preventiva effettuando la pulizia della serpentina con prodotti appositi a circuito chiuso, costruendo nuovi fornelli ad Hoc oppure proteggendo la pompa dagli inquinanti.

PROBLEMATICHE SULLE POMPE TURBOMOLECOLARI

Quanto tempo la pompa turbomolecolare può rimanere sotto sforzo?

Le pompe moderne sono corredate di un sistema di controllo dei sovraccarichi. Entro un tempo prestabilito ed abbastanza breve di pochi minuti (2 min) la pompa deve superare un grado di vuoto di 0,01 mbar.

 

Perché la pompa turbomolecolare sforza troppo durante il pompaggio?

Oltre 0,01 mbar le pompe non sforzano più perché in pratica non c’è più una quantità di aria tale da pesare sulla parte meccanica. Quindi è necessario raggiungere tale vuoto nel più breve tempo possibile. Se la pompa sforza può dipendere dalla quantità eccessiva di gas da pompare, dall’usura dei cuscinetti o dalle prestazioni ridotte della pompa preliminare.

 

Perché riesco a fare solo un vuoto superiore a 0,01 mbar con la pompa turbomolecolare?

Sono rari i casi in cui non si riesca ad arrivare a vuoti spinti. In prima analisi si verifica il vuoto limite della pompa preliminare. Poi si controllano i cuscinetti della pompa turbomolecolare. Se la velocità massima della turbina viene raggiunta ed è stabile, il problema è il gas in eccesso dal sistema o l’inquinamento di polveri che non consentono alle molecole di essere catturate.

PROBLEMATICHE SULLE POMPE IONICHE

Perché il vuoto non riesce più ad essere come prima?

Il vuoto difficile da raggiungere può dipendere dall’eccesso di degassaggio nel sistema e quindi i gas devono essere evacuati innanzitutto da un pompaggio di sostegno primario o secondario a seconda dell’applicazione. In altri casi può essere l’intasamento delle celle giunte all’apice della loro capacità di adsorbimento e quindi devono essere rigenerate.

 

PROBLEMATICHE SUGLI IMPIANTI E PRODUTTIVITA’

Perché il vuoto di un impianto è altalenante e non riesce ad essere come prima?

Il vuoto che risale più volte, ma che poi si stabilizza è causato dal degassaggio. Questo fenomeno dipende dai materiali contenuti all’interno della camera, che evaporano una volta raggiunta la loro tensione di vapore, cioè il grado di vuoto oltre al quale non si può incrementare fin tanto che quel materiale non sia volatilizzato completamente.

 

Perché il ciclo di vuotatura aumenta improvvisamente nel mio impianto?

Se non vi sono perdite che si possono verificare a camera vuota e pulita, il tempo di vuotatura aumenta a causa del degassaggio eccessivo. Di solito dipende dai pezzi introdotti all’interno della camera, che hanno una geometria critica per il vuoto e sono porosi. Altre volte dipende dai solventi e dai detergenti utilizzati per la pulizia che lasciano residui oleosi. Lo sporco non risciacquato ed i residui evaporano con fatica. Anche l’eccessiva umidità sui pezzi, dell'ambiente di lavoro e del gas di insufflazione influenza negativamente sulla ciclica. Inoltre da non sottovalutare anche la manutenzione distante o assente che ha consentito il degradarsi delle guarnizioni e di alcune parti che stanno cedendo.

 

Come posso evitare l'umidità che mi fa allungare il tempo ed il ciclo di vuotatura?

L'umidità può essere evitata controllando il rientro aria con essiccatori al gel di silice e allumina o insufflando gas secco. Questo non evita l'esposizione all'aria durante l'apertura per il carico e lo scarico dei pezzi. Per questo esiste Detersol UHV, un solvente detergente per ultravuoto molto igroscopico che assorbe umidità ed i gas di degassaggio. Può essere iniettato in forma aerosol ad ogni rientro aria o di tanto in tanto spruzzato nella camera.

 

Come posso evitare l'aumento del tempo e del ciclo di vuotatura?

Facendo una manutenzione programmata con specialisti che sanno garantire uno standard di corretto funzionamento, stilando un programma di intervento su una scheda dove venga certificato lo status dell'impianto e dei suoi componenti. Inoltre è necessario garantire schermi puliti, guarnizioni morbide, pareti pulite, lavaggio interno delle pompe, vacuometri tarati, valvole precise, impianto a tenuta. Tutto deve essere efficiente e deve garantire la qualità e l’efficienza produttiva.

PROBLEMATICHE SULLE APPLICAZIONI SPECIALI

Che tipo di vuoto isolante bisogna fare nelle intercapedini dei sistemi criogenici?

Nei serbatoi di stoccaggio dei gas criogenici, con un vuoto di 0,010 - 0,030 mbar si ottiene una conducibilità termica della sola aria secca di 0,5 – 2 % rispetto alla conducibilità della stessa aria a pressione atmosferica. Per i sistemi superisolati ad intercapedine ridotta, è meglio effettuare un buon degasaggio a vuoti di 0,00001 mbar per garantire una conducibilità termica <0,3%

 

Perché nel mio impianto sono comparse colorazioni sulle pareti?

Le macchie nell’impianto sono dovute alla deposizione dei materiali evaporati. Un alone azzurro (Azoto) identifica umidità proveniente dal gas insufflato o da una piccola perdita. Colorazioni iridescenti individuano metalli o ossidi di metalli generati da una fonte non schermata bene e generalmente il vuoto non è molto spinto.

 

Perché nel mio impianto sono comparse colorazioni e i pezzi trattati sono macchiati?

Le macchie nell’impianto dipendono dall’evaporazione dei materiali. La deposizione alternata indica l’evaporazione ad onda e la distanza tra una colorazione e l’altra è caratteristica del libero percorso medio delle molecole e di conseguenza del grado di vuoto effettivo all’interno della camera.

Piccoli punti neri ed aloni scuri sono caratteristici di idrocarburi provenienti dall’olio o dalla poca pulizia dei pezzi da trattare.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *