Il Pulinox UHVTM è una crema cosmetica detergente lucidante specifica per le apparecchiature scientifiche e tecnologiche. Rimuove qualsiasi residuo che procura degassaggio nelle tecnologie più sofisticate dell’Ultravuoto e del Vuoto Estremo riportando le camere ed i particolari al meglio dell’efficienza. Senza abrasivi non graffia le superfici più delicate. Detergenti non adatti rendono le superfici spente ed opache per effetto del carico acido delle formulazioni.
È sufficiente spalmarlo sul particolare con un panno asciutto e risciacquare abbondantemente. Per le camere è necessario lasciare immerso il componente per far affiorare lo sporco penetrato a fondo.
Applicazioni tipiche
- Rimuove metallizzazioni, metalli sputterati, ossidi e depositi duri di 15 anni
- Rimuove i residui criogenici e fissati da 20 anni a +650°C
- Rimuove sali cristallizzati in applicazioni chimiche
- Rimuove ionizzazioni nei vacuometri, nei triodi e nelle lampade
- Rimuove i plasmi ed i residui dei gas reattivi nella Fisica di base
- Rimuove sporco ostinato, grasso bruciato, unto incrostato, aloni persistenti
- Assorbe le sostanze che generano degassaggio e compromettono il vuoto
SOLO E TUTTI VANTAGGI
- Rimuove metallizzazioni, metalli sputterati, ossidi e depositi duri di 15 anni
- Rimuove i residui criogenici a -270°C e fissati da 20 anni a +650°C
- Rimuove sali cristallizzati in applicazioni chimiche e fisiche
- Rimuove ionizzazioni nei vacuometri, nei triodi e nelle lampade
- Rimuove i plasmi ed i residui dei gas reattivi nella Fisica di base
- Rimuove sporco ostinato, grasso bruciato, unto incrostato, aloni persistenti
- Assorbe le sostanze che generano degassaggio e compromettono il vuoto
- Rigenera le camere riportando il vuoto da 10-7 a 10-10 mbar
- Senza abrasivi la superficie torna impeccabile, nuova e lucida
- Efficace ed ineccepibile
- Fa brillare a lungo senza lasciare aloni
- Sgrassa a fondo anche lo sporco più ostinato come grasso bruciato incrostato e unto, elimina il calcare e garantisce un risultato imbattibile
- Non graffia le superfici più delicate
- Fa risparmiare il riacquisto di costose apparecchiature
- Fa risparmiare tempo di vuotatura: Una volta pulita, la camera e i componenti raggiungono rapidamente vuoti molto spinti
- Facile da applicare come qualsiasi crema
- Lasciare agire da solo fino a che si asciuga oppure in un bagno immergere il componente controllando giornalmente la sua azione
- Strofinare fino a che il panno non sia più sporco
- Risolve le limitazioni provocate dalle sacche di depositi e dalle fughe virtuali
- Elimina il degassaggio delle superfici causate dai residui indesiderati
- Una volta rimosso risciacquare abbondantemente per non lascia i residui fastidiosi e l’apparato sarà idoneo per qualsiasi tecnologia
- È l’unica soluzione per rigenerare camere ed apparecchiature tecnologiche
CHE COSA E’
Pulinox UHVTM è una crema per pulire camere e componenti in acciaio inox sottoposti a continui inquinamenti da residui che compromettono le prestazioni degli esperimenti e limitano il normale funzionamento in Alto e Ultravuoto. Lanciato sul mercato nel 1985, Pulinox UHVTM ha rivoluzionato il pensare comune ed il metodo standard. Se dapprima ogni ricercatore era costretto a limitare i suoi esperimenti, con Pulinox UHVTM l’apparato non solo torna funzionale, ma la superficie acquisisce una lucentezza tale che anche da nuovo non aveva. Se dapprima si pensava alla sostituzione per naturale obsolescenza, ora con Pulinox UHVTM si ridà nuova vita alla tecnologia. Può essere utilizzato sia per la cura costante delle superfici, che per la manutenzione ordinaria e migliorativa. Oltre a tutto ciò, può rigenerare camere sottoposte ad alta temperatura in cui i residui siano stati ancorati per 15 – 20 anni. È un vero "elisir di lunga vita" per qualsiasi sistema da vuoto.
Il prodotto cremoso contiene acidi deboli, che con un'azione delicata ammorbidisce e solleva i residui, senza aggredire la superficie.
COSA SONO I DEPOSITI
I depositi sono strati molecolari di ossidi e lamine metalliche che si sovrappongono l’un l’altro in continuazione. Tra uno strato e l’altro viene trattenuta l’aria e svariate quantità di gas tra cui l’umidità che procura notevole interferenza con la vuotatura. Molto spesso, questi strati sono anche spugnosi e porosi. Questa condizione facilita il ristagno di bolle di gas a pressioni diverse tra loro, che impediscono l’evacuazione costante. Accade che in queste sacche, i vapori vengono trattenuti sia dallo sporco che dalle superfici, come accade col pulviscolo sulla finestra di casa quando all’esterno la temperatura è fredda. Quindi l’anomalia non solo dipende dalle stagioni e dai cicli, ma anche da situazioni di vuoto differente all'interno della stessa camera. L’effetto è come se si continuasse a vuotare incessantemente una camera ermetica tenendo una valvola aperta, fin tanto che ogni sacca non venga evacuata completamente. Pulire qualsiasi superficie dalle sacche ridà uniformità al sistema ed evita tempi lunghi di vuotatura.
IL TIPO DI RESIDUI
I depositi che si possono rimuovere sono dai più tenaci, come ad esempio getter non evaporabili, niobio, titanio, tungsteno. I residui possono essere anche i più ancorati sulla superficie per effetto di fissazione tramite temperature oltre 650°C e plasmi, ma con Pulinox UHVTM vengono inevitabilmente rimossi.
RISULTATI
I risultati sono da primato. Prima del trattamento non si riusciva a superare la scala del 10-7mbar, ed anche con ripetuti riscaldamenti a 350°C il vuoto non permetteva sperimentazioni accurate ed affidabili. Dopo il trattamento, il vuoto operativo è di 4x10-10mbar solo con pompaggio di una turbomolecolare, ottenendo esiti ripetitivi ed affidabili. Non è solo lucidatura perché il trattamento riesce a far affiorare i residui fino a 0,5 mm sotto la superficie riducendo ai minimi termini il degassaggio.
ESEMPI DI RIGENERAZIONE
RediBis Italia ha rigenerato celle di analisi e bombardamento a fascio IR - IV - Laser (vedi prima foto in alto a sinistra) che hanno lavorato quasi 20 anni con sporco di ossidi e metalli fissati a 650°C. Sembra impossibile, ma col trattamento che RediBis Italia ha effettuato, è riuscita a riportare le celle UHV alle condizioni originarie, quindi come nuove.
Nel 1991 è stato effettuato un trattamento di pulizia su una camera da Ultravuoto per una nota Azienda del milanese, leader nel settore tecnologico. Nel Giugno 2003 il trattamento è stato rifatto. La prima volta, la camera è stata usata per 15 anni nella sperimentazione di getter non evaporabili e la seconda volta ha lavorato per 12 anni. Quindi gli strati di deposito si presentavano particolarmente tenaci ed ancorati sulla superficie.
Prima del trattamento non si riusciva a superare la scala del 10-7mbar. Anche dopo un anno dal trattamento, la camera continuava a raggiungere 4x10-10 mbar. I componenti rigenerati possono essere catodi di Sputtering, camere di Scattering, evaporatori e metallizzatori, forni per la fusione di Titanio, Niobio e trattamenti metallurgici, componenti per processi al plasma, Electron Beam, saldatrici a fascio elettronico, pompe turbomolecolari e ioniche, qualsiasi componente che necessità di incrementare le prestazioni nell’uso delle tecnologie avanzate.
COME E’ IL TRATTAMENTO
Il trattamento è una procedura specifica che dura 10-20 giorni. E’ artigianale, eseguito a mano in modo particolarmente accurato, come una operazione chirurgica. Dapprima la camera ed i componenti vengono raschiati delicatamente con abrasivo morbido scotch brite. Successivamente, vengono messi a bagno in Pulinox UHVTM. I residui vengono riportati in superficie lentamente ed è per questo che il tempo di rigenerazione deve essere obbligatoriamente lungo. Ogni giorno la superficie viene lucidata con lo stesso prodotto affinché i residui possano essere asportati delicatamente ed a strati senza compromettere la rugosità e la porosità della superficie. Durante i primi 2 -3 giorni, si asportano i residui con un feltro e un panno e ogni ora. Poi il tempo di intervento va a diminuire fino al quindicesimo giorno. Si sfrega il panno fino a che la crema non si asciuga. Ad ogni lucidatura si ricontrolla la superficie. Il trattamento terminerà solo quando sul tessuto non si noterà più la colorazione dei residui. Alla fine del trattamento, le superfici saranno lucide con una rugosità simile alla lucidatura elettrochimica. Il componente andrà lavato, asciugato e degassato prima in basso vuoto e poi in alto vuoto.
IMPORTANTE NON SOTTOVALUTARE I TEMPI - E’ NECESSARIO ATTENDERE IL PERIODO DI DEGENZA
Da tener presente che qualsiasi camera trattata, ha la necessità di un periodo di degenza di almeno 15 giorni, prima di essere usata regolarmente. Questo perché l’apparato in questione subisce attacchi in bagni chimici che sconvolgono la superficie. Di conseguenza, prima di essere usata, è necessario mantenere ogni componente sotto vuoto per almeno 2 giorni con una pompa primaria, poi almeno una settimana con il vuoto di una pompa turbomolecolare. All'inizio si registra un vuoto limitato di soli 10-4mbar ed alla fine della settimana faticherà a raggiungere la scala di 10-7mbar. Successivamente è possibile riscaldare a 350°C per alcuni giorni, monitorando gli sbalzi di pressione ed il peggioramento del vuoto. Solo dopo un'altra settimana sarà possibile raggiungere la scala di 10-9 mbar, potendo ricominciare la sperimentazione di routine. Dopo 2 mesi la camera potrà garantire un vuoto stabile e ripetitivo nella scala del 10-10 mbar.
LE APPLICAZIONI PIU’ DISPARATE
Anche in processi industriali ed in camere da laboratorio con grandi volumi, durante la prima settimana si è sempre riscontrato il peggioramento del vuoto rispetto alle condizioni precedenti di “vuoto sporco” prima del trattamento. In alcuni casi è capitato che si faceva fatica a raggiungere anche vuoti di 1 mbar. Ma dopo 10 giorni il vuoto era identico a prima, e solo dopo 3 settimane il vuoto ha cominciato a migliorare, ma poi non ha più peggiorato. Quindi per ottenere risultati positivi è necessario non lavorare nel periodo di degenza, perché potrebbe ridurre il buon effetto del trattamento, ma continuare a degassare la camera. Questo a volte contrasta con la richiesta urgente di produttività, ma bisogna pazientare, altrimenti il recupero delle prestazioni sarà fortemente procrastinato. È stato riscontrato che l’efficienza slittava anche di 2 – 4 mesi a seconda della grandezza della camera. Pertanto, si consiglia di considerare qualsiasi necessità, come l'urgenza e la qualità del prodotto. Quindi, nel caso in cui la produttività fosse rigorosa, è indispensabile pianificare pensando ad una riduzione della qualità, facendo accettare la soglia della qualità minima garantita anche nei mesi vicini al trattamento.
Caratteristiche Tecniche
Composizione | Crema liquida bi-componente e solvente |
Colore | Beige chiaro |
Aspetto | Pastoso liquido in emulsione |
Peso Specifico a 25°C | 1,10 gr/cc |
Stabilità | -40 <> +120°C |
Temperatura di utilizzo | +10 <> +50°C |
Temperatura Critica | > +200°C |
Conservazione in magazzino | -20 <> +50°C |
Volatilità | < 1% |
Residuo dopo l’asciugatura | Assente |
pH | 4,8 – 6,5 |
Viscosità | 2.200 Cps |
Idrosolubilità | Completa |
TLV TWA | 1 mg/m3 |
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Codici di ordinazione
Q 1019 Flacone Kg 1,5 (A+B+C)
Q 1020 Flacone Kg 5 (A+B+C)
Q 1021 Fustinoe Kg 10 (A+B+C)
Q 1022 Secchiello Kg 25 (A+B+C)
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